Chiara Zamboni

chiara.zamboni[at]univr.it

Docente di Filosofia del Linguaggio presso l’Università degli Studi di Verona, insegna nel Master di Filosofia di Trasformazione presso la stessa università. È tra le fondatrici della comunità filosofica di Diotima, che nasce nel 1984, e di di cui ha curato numerosi volumi collettanei. Si dedica alla ricerca e alla sperimentazione nel linguaggio. In questo momento il suo studio si snoda intorno al tema della presenza, indagando la sua incidenza nel fare filosofia in forma orale, pensando con altre e altri.

 

Opere dell’autrice 

 – Il male in Simone Weil e Hannah Arendt, Una città società cooperativa, 2017

Il saggio tratta di come Simone Weil e Hannah Arendt abbiano affrontato la questione del male senza mai ontologizzarlo e sempre legate ad una prospettiva di apertura all’interno della storia drammatica del Novecento. Da un punto di vista ermeneutico il saggio critica quelle posizioni che interpretano le concezioni di Weil e Arendt sul male inserite in una concezione gnostica.

 – Una filosofia femminista. In dialogo con Françoise Collin (a cura di), Manni, Lecce 2015

Si tratta di un libro che raccoglie diversi contributi per delineare il pensiero filosofico di Francoise Collin. Un pensiero molto importante per il contributo dato ai temi stringenti della filosofia femminista europea della seconda metà del Novecento e degli inizi del nostro secolo.

 – L’inconscio può pensare? Tra filosofia e psicoanalisi (a cura di), Moretti&Vitali, Bergamo 2013

Libro corale dove voci provenienti da aree di pensiero differenti incrociano filosofia e psicanalisi. Fulcro del libro è una riflessione sull’inconscio: quali forme creative e quali intenzioni esso assuma e quali forme di ragione possano accompagnare le sue trasformazioni. Tener saldo un legame del pensiero con i movimenti dell’inconscio significa arrivare ad un’altra forma di ragione che accolga finalmente il sentire.

 – Pensare in presenza. Conversazioni, luoghi, improvvisazioni, Liguori, Napoli 2009

L’ultimo libro di Chiara Zamboni, Pensare in presenza. Conversazioni, luoghi, improvvisazioni, si interroga sulle forme e le qualità che caratterizzano il pensare oralmente insieme ad altri e su come questa pratica sia in grado di potenziare l’agire politico. Il pensare con altre è stata e rimane una pratica fondamentale per le donne, condizione essenziale della rivoluzione femminista e del pensiero della differenza, ma anche in generale della capacità da parte della politica delle donne di introdurre una discontinuità rispetto al simbolico dominante, di mettere in discussione le rappresentazioni fornite dall’esterno, ricorrendo al partire da sé, affidandosi all’esperienza e al sentire propri e delle altre. Dalla recensione di Angela Lamboglia su Iaph Italia.

 – Il cuore sacro della lingua, Il Poligrafo, Padova 2006

Una riflessione profonda sul valore della lingua materna. “Tessuto carnale” che, nei primi anni della nostra vita, ci dischiude i nomi e i segreti del mondo e che resta, per tutta la sua durata, come sfondo inesauribile di creatività quando desideriamo significare le esperienze che viviamo. E questo proprio in virtù del suo legame originario con la dimensione simbolica della nostra esistenza.

 – Maria Zambrano. In fedeltà alla parola vivente, Alinea, Firenze 2002

«Come Agostino ha saputo inventare un linguaggio e una cultura nuovi, rivelando a sé e agli altri la verità della sua esistenza, così Zambrano invita noi a dire la verità di ciò che viviamo. […] È questo il solo modo per sottrarci a una deportazione in linguaggi oggettivi fuori di noi, oggi sempre più burocratici, o pseudoscientifici, o più semplicemente finti. Si tratta di una cura e di una attenzione per le parole nella loro verità, che, proprio per il mondo culturale e simbolico in cui viviamo, direi che ha l’importanza di una vera e propria pratica politica».

 – Parole non consumate. Donne e uomini nel linguaggio, Liguori, Napoli 2001

«Di fronte alla necessità detta esplicitamente, il desiderio, che era rimasto imbrigliato dalle illusioni e dai mezzi aggiustamenti che si fanno tra sé e sé, si rimette in movimento andando oltre il guscio di piacere monotono e protetto nel quale si era perduto. Uno spirito di avventura ci trascina con sé con leggerezza. Non si tratta dunque tanto di momenti di equilibrio nello squilibrio, quanto di una necessità detta, nominata, e ciò fa iniziare un movimento nuovo verso luoghi d’esperienza che non si conoscono. E’ allora che le parole non si consumano. Le parole si logorano quando se ne adoperano troppe, perché si cerca e si accumula sapere, si va a tentoni. Qualcosa ci sfugge. Là dove però le parole accompagnano la necessità, il frastuono tace».

 – L’azione perfetta, Edizioni Centro Culturale Virginia Woolf – Gruppo B, Roma 1994

Con sempre presente il riferimento a Virginia Woolf, l’autrice affronta nel libro il tema dell’azione. Nello specifico quell’azione – fondamentale nel pensiero della differenza e nelle pratiche di autocoscienza – che non trova il suo significato nello scopo strumentale per il quale è messa in movimento, bensì lo scopre con e nell’azione stessa; con esiti imprevisti e non predeterminati al modo di una strategia.

 – Interrogando la cosa. Riflessioni a partire da Martin Heidegger e Simone Weil, I.P.L., Milano 1993

Saggio dedicato a un confronto tra Weil e Heidegger, fondato sul constatare come entrambi partano da un niente di rappresentabile che ha però effetti di azione e pensiero, sul modo di porsi nell’agire e nel linguaggio. Pur con le loro indiscutibili differenze – nell’affrontare la storia politica del proprio tempo e nella diversa centralità riconosciuta al corpo – riconosce in entrami la sperimentazione di forme simboliche quando ci si pone fuori dal dispositivo soggetto/oggetto.

 

Saggi in volume

 – Pensare in rapporto alla natura, in M. Forcina (a cura di), Quando la differenza fa la politica, Milella, Lecce 2014, pp. 157-165

 – Soggetto femminile e natura, in D. Di Leo (a cura di), Pensare il senso. Perché la filosofia, Mimesis, Milano 2014, pp. 439-451

 – Il lato inconscio del presente, in M. Forcina (a cura di), Diamo corpo al futuro, Milella, Lecce 2013, pp. 181-187

 – Connessioni, differenze, slittamenti tra politica e potere, in M. Forcina (a cura di), Nelle controriforme del potere: generazioni al lavoro, Milella, Lecce 2012, pp. 127-136

 – Corpo, linguaggio e differenza sessuale in Luce Irigaray, in M. Folci, P. Rosa (a cura di), E manu capere. Sedici lezioni strane a Brera, Scalpendi, Milano 2012 , pp. 93-101

 – Introduzione e Nel cuore del presente, in Diotima, La festa è qui, Liquori, Napoli 2012

 – Quando il reale si crepa, in Diotima, La magica forza del negativo, Liguori, Napoli 2005

 – Il tempo vivo del vangelo e Momenti radianti, in Diotima, Approfittare dell’assenza. Punti di avvistamento sulla tradizione, Liquori, Napoli 2002

 – Adelina eccelli: l’università è il mio paese e Sentimenti che fanno luce, in Diotima, Il profumo della maestra. Nei laboratori della vita quotidiana, Liquori, Napoli 1999

 – Prefazione e Il materialismo dell’anima, in Diotima, La sapienza di partire da sé, Liquori, Napoli 1996

 – Ordine simbolico e ordine sociale, in Diotima, Oltre l’uguaglianza. Le radici femminili dell’autorità, Liquori, Napoli 1995

 – Le vie del simbolico, in Diotima, Il cielo stellato dentro di noi. L’ordine simbolico della madre, La tartaruga, Milano 1992

 – L’inaudito e Appendice – Diotima comunità, Diotima politica, Diotima maestra, (con Luisa Muraro) in Diotima, Mettere al mondo il mondo. Oggetto e oggettività alla luce della differenza sessuale, La Tartaruga, Milano 1990

 – Il pensiero della differenza sessuale (collettivo) e Appendice – Cronaca dei fatti principali di Diotima (con Luisa Muraro), in Diotima, Il pensiero della differenza sessuale, La Tartaruga, Milano 1987

 

Articoli su rivista

 – Le maestre di Lacan per una psicoanalisi come arte, in Attualità lacaniana, n. 19, 2014, pp. 75-82

 – Maria Zambrano et la mystique iranienne, in Europe, n. 1027-1028, 2014, pp. 187-194

 – Il materialismo di Maria Zambrano e la politica delle donne, in Humanitas, anno LXVIII. n. 1-2, 2013, pp. 100-108

 – Subjectividad feminina e inconsciente. En diálogo con Lou Andreas-Salomé, in Duoda, n. 45, 2013, pp. 14-21

 – Edith Stein: una donna, in Religioni e società, Gennaio-Aprile, Firenze 2005, pp. 8-14

 – Edith Stein, la Germania e lo Stato totalitario, in Koinonia,12, 2003, pp. 15-17

 

Link dove compaiono articoli, testi, interventi dell’autrice

Linguaggio e politica

http://www.iaphitalia.org/quarto-incontro-linguaggio-e-politica-intervento-di-chiara-zamboni/

La passione della differenza sessuale

http://www.iaphitalia.org/chiara-zamboni-l…ferenza-sessuale/

Lo splendore di avere un linguaggio

http://www.associazionelaima.it/intervento-di-chiara-zamboni/

Derrida, tra lingua materna e lingua dell’altro

http://www.didaweb.net/mediatori/articolo.php?id_vol=951

La libera voce di cassandra

http://personagge.wordpress.com/2011/12/03/la-libera-voce-di-cassandra-di-chiara-zamboni/

La filosofia è femminile

http://www.giudiziouniversale.it/articolo/Politica/la-filosofia-%C3%A8-femminile

Parole vive e coraggio di uscire dalle identità

http://www.pensierinpiazza.it/pensieri-e-pensatori/142-zamboni-chiara.html

Quando lo spirito soffia dove vuole. Le donne che si astengono dal cibo.

http://www.diotimafilosofe.it/down.php?t=3&id=244

Il desiderio di politica

http://www.youtube.com/watch?v=B8rFMFY1xew

Gendering the academy, un altro genere di università

http://genderingtheacademy.jimdo.com/relatrici-speakers/chiara-zamboni/

Intervista su Mammablog

http://nuke.mammablog.it/_linguamaterna/_Zamboni/tabid/71/Default.aspx

 

Link

Link istituzionale

http://www.dfpp.univr.it/?ent=persona&id=711&lang=it

La comunità di Diotima

www.diotimafilosofe.it

Pagina sul sito di Diotima

http://www.diotimafilosofe.it/bio_chiazam.htlm

 

Valeria Mercandino
Valeria Mercandino

Valeria Mercandino ha studiato Scienze Filosofiche a Roma Tre e si è laureata con una tesi sulla pratica politica dell’autocoscienza in Italia. È dottoranda di Filosofia politica presso l’Università degli studi di Verona e sta lavorando al con (...) Maggiori informazioni

Giulia Salaris

Giulia Salaris ha studiato Scienze filosofiche presso l’Università degli Studi di Roma Tre, laureandosi con una tesi sulla controfattualità. I suoi studi di filosofia del linguaggio e filosofia politica si sono arricchiti dell’incontro con il p (...) Maggiori informazioni