Irene Anais Poletto ( a cura) The Revolution in the making: la conferenza delle donne a Francoforte

Il 6 e 7 Ottobre 2018 si è svolta a Francoforte la conferenza internazionale delle donne dal titolo “The revolution in the making”. La conferenza è stata organizzata dal Network Women Weaving Future e ha visto la partecipazione di piú di 500 donne proveniente dal mondo intero.

L’idea della conferenza nasce dall’incontro attraverso seminari, formazioni e azioni di solidarietá degli ultimi 5 anni tra il movimento delle donne kurde e donne di diverse parti del mondo impegnate nella lotta contro l’oppressione patriarcale. Questi incontri sono stati occasioni di trasmissione e condivisione di pratiche di lotta ed esperienze. Nel momento in cui si vuole condividere un programma comune da cui far nascere delle alleanze a lungo termine la condivisione delle lotte e la trasmissione delle esperienze diventa una questione centrale. Con questo obiettivo allora è stata fondata la rete “Women Weaving the Future” (donne che tessono il futuro) nella quale sono rappresentate diverse strutture e organizzazioni del movimento delle donne kurde.

Con la scelta del titolo della conferenza “revolution in the making” si è voluto sottolineare l’idea che la rivoluzione delle donne deve essere considerata come un processo che coinvolge ogni ámbito e sfera della vita.

È con questi presupposti e da questa prospettiva che si sono svolte le due giornate di Francoforte: due giorni carichi di emozione, forza collettiva, condivisione dei percorsi e  risonanza tra le lotte.

Durante queste due giornate femministe provenienti dal cosiddetto sud del mondo – dall’America Latina al Medio Oriente, dall’India alle donne afrodiscendenti sono state le vere protagoniste della conferenza, condividendo e portando la forza dei loro femminismi, delle loro lotte. La struttura delle due giornate è stata divisa in due momento principali: una parte di interventi dal palco e poi tutto un pomeriggio invece di scambio orizzontale con una sessione intera organizzata in workshop suddivisi in diverse tematiche (ecología, autodifesa, organizzazione della teoría in pratica, media, economie comunitarista, migrazione, colonialismo, antifascismo) in cui è stata possibile uno scambio reciproco e dei ragionamenti di maniera corale. Per provare a rendere conto dell’esperienza vissuta, dei temi trattati all’interno della conferenza, delle alleanze strette tra i diversi movimenti delle donne e le suggestioni arrivate, lasciamo la parola alle protagoniste della conferenza. Riportiamo qui sotto la traduzione di due tra gli interventi della due giorni e la trascrizione della risoluzione finale proposta dal movimento delle donne kurde.

I due interventi che abbiamo tradotto provengono entrambi dall’America Latina e piú precisamente dall’Argentina: sono le emozionanti parole di Claudia Korol e dell’antropologa Rita Segato, entrambe femministe e attiviste all’interno del movimento Ni Una Menos.

Redazione

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