Maria Mies

Sociologa, professoressa e militante politica, Maria Mies è nota per aver lavorato sul rapporto (the marriage) tra capitalismo e patriarcato, nonché per essere tra le prime pensatrici e interlocutrici dell’Ecofemminismo. È stata docente di Sociologia presso la University of Applied Sciences (UAS) di Colonia – città dove attualmente vive – fino al 1993, anno in cui ha abbandonato l’insegnamento, per dedicarsi completamente all’attività di intellettuale e attivista, organizzando convegni e conferenze, scrivendo e prendendo parte all’azione di piazza. Nel 1979 è stata convocata per fondare, presso l’Istituto di Scienze Sociali (ISS) de L’Aia, il master in Women and Development, uno dei primissimi percorsi accademici incentrati sulla woman question. In questo cangiante contesto, Mies è entrata in contatto con donne provenienti da tutto il mondo e ciò l’ha portata a muovere una netta critica a tutte le posizioni e narrazioni eurocentriche, raccontando e riflettendo sulle condizioni di donne, natura e lavoratori (le colonies) non solo del Nord, ma soprattutto del Sud del mondo.

Le sua voce manifesta l’urgenza di adottare uno sguardo dal basso che sappia cogliere, olisticamente e globalmente, gli attuali meccanismi di sfruttamento e consumo, nonché i pericoli del sempre più inquietante allontanamento tra umano e natura, centri e periferie.

Bibliografia

  • The Lace Makers of Narsapur: Indian Housewives Produce for the World Market, London:Zed Books, 1982.

Si tratta di una ricerca sociologica condotta in una piccola città appartenente al Distretto del Godavari Occidentale, in India. Questo lavoro si concentra sulla vita e sulle condizioni di esistenza delle lavoratrici del pizzo, le lace makers di Narsapur, ricostruendo la genealogia di un’attività ancora basata sul putting out system all’inizio degli anni Ottanta. A partire da un’indagine sul campo, Mies restituisce visibilità alla storia delle donne di Narsapur, consegnandoci un esempio particolare ed estendo la riflessione a tutte quelle dinamiche di sfruttamento strutturali al modello di produzione capitalistico e al consumismo occidentale.

  • Patriarchy and Accumulation on a World Scale. Women in the International Division of Labour, London: Zed Books, 1986.

Con questo lavoro vengono colte e analizzate le attività di produzione e riproduzione (e il diverso valore ad esse attribuito) alla luce della divisione sessuale e internazionale del lavoro. È qui che Mies elabora due concetti fondamentali: Housewification (o “casalinghizzazione”, con cui recupera e amplia il dibattito sul salario al lavoro domestico, sollevato già negli anni Settanta da pensatrici come Dalla Costa e James) e Capitalist-Patriarchy (con cui esprime l’inestricabilità e complicità dei due sistemi di oppressione, uniti in un vero e proprio marriage). Dalla domanda “What is feminism?”, con cui il volume si apre, Mies traccia un percorso che mette in luce la continuità storica tra le prime fasi dello sviluppo capitalistico (schiavitù, colonialismo, caccia alle streghe) e la contemporaneità, mostrando come sfruttamento e violenza siano aspetti strutturali di un modello economico che, poggiando su una cultura fortemente patriarcale, non fa che ambire a all’accumulazione costante di un bene morto: il capitale.

  • Women, the Last Colony, con V. Bennholdt-Thomsen e C.v. Werlhof, London: Zed Books,, 1988.

Due anni dopo la pubblicazione di Patriarchy and Accumulation, nel 1988 Mies collabora con le studiose Veronika Bennholdt-Thomsen e Claudia von Werlhot e approfondisce il rapporto tra donne e capitalismo, in particolar modo in Asia e America Latina. Pur mostrandone il duplice sfruttamento come casalinghe e contadine (i processi di naturalizzazione sono espressi, ancora una volta, dal concetto di Housewification) questo lavoro non esita a mettere in luce tutte quelle forme ed esperienze di resistenza attiva di cui le donne sono state e rimangono principali autrici, interpreti, portavoci.

  • Ecofeminism, con V. Shiva, London: Zed Books, 1993.

Esito di una nuova collaborazione, questa volta con la fisica teorica e attivista indiana Vandana Shiva, Ecofeminism è uno dei primi lavori che sistematizza e articola un discorso intorno alla prospettiva ecofemminista. Si inizia a parlare di Ecofemminismo nel marzo del 1980, con la prima conferenza tenuta ad Amherst (Massachussets), in seguito al disastro nucleare di Three Miles Island avvenuto il 28 marzo del 1979.

Alternando i punti di vista e affrontando questioni eterogenee, questo lavoro coniuga i differenti backgrounds delle autrici, dalle lotte femministe (Mies) a quelle ambientaliste (Shiva), approfondendone le specifiche istanze e mostrandone gli inestricabili legami.

  • The Subsistence Perspective, con V. Bennholdt-Thomsen, London: Zed Books, 1999.

Una seconda collaborazione con Veronika Bennholdt-Thomses (la prima risale al 1988) porta alla pubblicazione del testo The Subsistence Perspective, nel 1999. In questo lavoro, le autrici propongono una forma di economia morale (moral economy) in grado di riportare al centro il valore della vita, della sopravvivenza, della materialità e della necessità. Proponendo esempi di modelli economici sostenibili e solidali, alternativi rispetto al paradigma dominante, vi emerge l’urgenza di estendere un piano di valori e azioni già esistente nel Sud del mondo, volti a ridefinire e restituire il senso della comunità in rapporto alla natura e alle sue risorse.

La prospettiva della sussistenza è una cultura del limite e della cooperazione, dei beni comuni e della loro cura, contro le politiche estrattive e disgreganti del neoliberalismo perché, come afferma instancabilmente Maria Mies: matter matters.

Ulteriori lavori e fonti:

  • Indian Women and Patriarchy. Delhi: Concept Publishers, 1980.
  • The Daughters of Development: Women in a Changing Environment, con S. Sittirak, London: Zed Books, 1998.
  • The Village and The World: My Life, Our Times. North Melbourne: Spinifex Press, 2011.
  • Moral Economy. A concept and a Perspective. Paper presented at the congress “Challenges”, Science and Peace in a Rapidly Changing Environment, Berlin, 29 November 1991.
  • Interview. Ecofeminism: a talk about hard work and great joy. Leverink, J. “ROAR Magazine”. May 22, 2014.
  • Interview by Jeanny Garing, Cologne, Germany. December 2013.
  • Interview. Woman, Nature and International Division of Labour, by Ariel Saileh.

https://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.1177/072551368802100109