Irene Manfredini – Le donne guerriere nel poema cavalleresco del rinascimento: dalle amazzoni a Clorinda.

Relatore: Prof. Francesco Ferretti
Correlatore: Prof. Bruno Capaci
Corso di laurea specialistica in: Lettere Moderne
Facoltà: Italianistica e Scienze Linguistiche
Ateneo: Università di Bologna
Anno accademico: 2014/2015

mail: iuene[chiocciola]hotmail.it

Introduzione dell’autrice: Le donne guerriere sono personaggi leggendari che hanno attraversato la storia a partire dalle antichissime civiltà matriarcali dell’Asia e dell’Africa sino ad arrivare a noi. Moltissimi autori e storici si sono occupati di raccontare le loro gesta attraverso alcuni dei momenti fondamentali della letteratura italiana (e non solo). Basti pensare che, tutt’oggi, personaggi televisivi come Xena e Brienne di Tarth (quest’ultima appartiene alla fortunata saga americana del ‘Trono di Spade’) si sono basati profondamente su figure antiche come le amazzoni o su principesse mascherate da cavalieri come le eroine boiardesche, ariostesche e via dicendo senza, naturalmente, coglierne lo spessore psicologico e l’innovazione sociale attraverso cui gli autori più antichi le avevano rappresentate.
In Italia la proliferazione di questi personaggi femminili è avvenuta principalmente tra ‘400 e ‘500 a seguito del successo e della traduzione dei romanzi francesi che avevano narrato le gesta di alcune famose mogli armate in difesa della propria patria. Il topos della donna guerriera ha così avuto modo di diffondersi rapidamente, soprattutto grazie all’alto gradimento del pubblico andando a costruire personaggi sempre più definiti, complessi e affascinanti.
Per riuscire a dare al lettore un’idea più completa e dettagliata dell’argomento ho lasciato al primo capitolo la maggior parte della contestualizzazione storica riguardante l’antichissimo mito greco delle amazzoni (da cui, effettivamente, ha avuto inizio il topos della battaglia tra donna guerriera ed eroe come ripristino dell’equilibrio della poleis), la storia della vergine Camilla quale prima eroina epica della letteratura e modello di riferimento per numerosissimi autori ed, infine, un ultimo paragrafo sulle figure di donne guerriere realmente esistite come Matilde di Canossa ed Elisabetta I; in modo da poter avere un raffronto diretto con l’epoca Medievale e Rinascimentale sulla quale mi sono poi maggiormente concentrata nel resto dell’elaborato.
Nel secondo capitolo ho infatti lasciato ampio spazio allo sviluppo delle maggiori eroine guerriere dei poemi cavallereschi scritti tra inizio ‘400 e metà ‘500: nel primo paragrafo mi sono occupata di Luigi Pulci e delle sue più conosciute guerriere Antea e Meridiana, nel secondo mi sono invece concentrata sulla Bradamante e sulla Marfisa boiardesche per poi, in quello successivo, evidenziarne sviluppi e diversità attraverso la ripresa del poema di Ariosto. Nel quarto e nel quinto paragrafo ho invece affrontato due autori minori, per fama, ma fondamentali per l’introduzione dei personaggi femminili di Torquato Tasso: la Nicandra del Trissino e la Mirinda di Bernardo Tasso, entrambe guerriere ed entrambe fondamentali alla costruzione del carattere della vergine Clorinda e alla struttura del duello contro Tancredi.
Infine, il terzo capitolo, ho voluto interamente dedicarlo alla splendida eroina tassiana, lasciandole così abbastanza spazio per coglierne i graduali cambiamenti e i rispettivi confronti con le guerriere precedenti (o interne all’opera stessa della Liberata): nella prima parte del capitolo ho introdotto la principessa etiope e analizzato ciò che riguarda la sua introduzione nel poema, il suo rapporto con l’esercito, le sue azioni in battaglia e, infine, lo svelamento di Arsete e la predestinazione alla morte. Nella parte centrale del capitolo ho invece isolato il momento fondamentale del duello di Clorinda e Tancredi e della metamorfosi della guerriera in donna spiritualmente elevata ad un contesto cristiano di salvezza. Infine, l’ultima parte ho deciso di dedicarla ai confronti diretti con i testi dei maggiori autori precedenti (nominati precedentemente nella presentazione del secondo capitolo) andando ad evidenziare quelli che furono i modelli principali e le grandi innovazioni del Tasso rispetto all’eroina della Liberata.
So bene che ci sarebbe stato molto altro da dire e che, per una questione di spazi e tempi, ho dovuto fare una scelta di testi nonostante numerosi autori, soprattutto dopo Ariosto, avessero sviluppato le vicende di donne guerriere come Marfisa e Bradamante. In ogni caso, l’evoluzione di questo topos mi ha affascinata moltissimo e mi ha fatto capire che poco si conosce e molto ancora sarebbe da scoprire riguardo a queste figure di eroine, soprattutto tenendo conto di quanto esse si siano mostrate moderne rispetto ai tempi in cui si trovarono ad essere rappresentate.

Indice

Introduzione

Capitolo 1. ORIGINI E SVILUPPO DELLE DONNE GUERRIERE TRA STORIA, MITO E LETTERATURA

1.1 LA LEGGENDA DELLE AMAZZONI

1.2 CAMILLA: PRIMA EROINA EPICA DELLA LETTERATURA

1.3 ESEMPI DI DONNE GUERRIERE TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO: MATILDE DI CANOSSA ED ELISABETTA I

Capitolo 2. IL TOPOS DELLE GUERRIERE ATTRAVERSO I MAGGIORI POEMI CAVALLERESCHI DEL XV E XVI SECOLO

2.1 ANTEA E MERIDIANA NEL MORGANTE DI PULCI

2.2 MARFISA E BRADAMANTE NELL’ORLANDO INNAMORATO DI MATTEO MARIA BOIARDO

2.3 LO SVILUPPO DELLE GUERRIERE BOIARDESCHE NELL’ORLANDO FURIOSO DI LUDOVICO ARIOSTO

2.4 LE ANTICHE ORIGINI DELLA GUERRIERA NICANDRA IN GIANGIORGIO TRISSINO

2.5 MIRINDA EROINA DELL’AMADIGI DI BERNARDO TASSO

Capitolo 3. IL TOPOS DELLE GUERRIERE NEL POEMA EPICO-CAVALLERESCO DEL XVI SECOLO E IL SUO APICE: CLORINDA

3.1 LA VERGINE GUERRIERA DELLA GERUSALEMME LIBERATA

3.2 IL DUELLO TRA CLORINDA E TANCREDI: EVOLUZIONE E COMPIMENTO DEL PERSONAGGIO

3.3 LA COSTRUZIONE DEL PERSONAGGIO: MODELLI DI RIFERIMENTO TRA

SOMIGLIANZE E DIFFERENZE

Conclusioni

Apparato Iconografico

Bibliografia

Redazione

Del comitato di redazione fanno parte le responsabili dei contenuti del sito, che ricercano, selezionano e compongono i materiali. Sono anche quelle da contattare, insieme alle coordinatrici, per segnalazioni e proposte negli ambiti di loro competenz (...) Maggiori informazioni