Rosi Braidotti

Dopo la laurea in Letteratura (1976) e Filosofia (1977) a Canberra, conseguito il dottorato alla Sorbonne nel 1981 con una dissertazione dal titolo Feminism and Philosophy: Foucault’s critique of power, in relation to feminist theory inizia la carriera di una delle pensatrici più originali e prolifiche degli ultimi decenni. Dal 1988 al 2005 è stata professoressa e fondatrice del Department of Women’s Studies, Arts Faculty dell’Università di Utrecht.

Dal 1995 al 2005 è stata direttrice della Netherlands Research School of Women’s Studies.

Direttrice del Centre for Humanities alla Università di Utrecht, di cui è stata fondatrice. Dal 2007 è Honorary Visiting Professor nella scuola di Legge del Birkbeck College di Londra.

Ora è professoressa presso la Utrecht University in Humanities in a Globalised World.

Nel 2001 in Italia è stata a Firenze per un programma di ricerca Jean Monnet dal titolo Gender, Identity and Multiculturalism in the European Union con il Prof. Yves Mény e la Prof.ssa Luisa Passerini. Dal 2001 al 2003 è stata a Firenze presso lo Schuman Centre for Advanced Studies.

Il 17 maggio 2013 ha ricevuto l’Honorary Doctorate in Philosophy dall’Università di Linköping dove ha contribuito all’avviamento del Gender Excellence Centre.

 

I suoi testi sono stati tradotti in numerose lingue, qui elenchiamo solo quelli editi in italiano, per maggiori informazioni sulla ricchissima produzione della autrice rimandiamo al suo sito personale sotto citato.

Bibliografia 

  • Posthuman Feminist Theory, Edited by Lisa Disch and Mary Hawkesworth, 2018

In this important new book, Rosi Braidotti examines the implications of the posthuman turn for feminist theory and practice. She defines the posthuman turn as a convergence between post-humanism on the one hand and post-anthropocentrism on the other, and she examines the double impact of these two lines of critical enquiry for contemporary feminist practice

  • Il postumano. La vita oltre l’individuo, oltre la specie, oltre la morte, DeriveApprodi, Roma 2014.

La nostra seconda vita negli universi digitali, il cibo geneticamente modificato, le protesi di nuova generazione, le tecnologie riproduttive sono gli aspetti ormai familiari di una condizione postumana. Tutto questo ha cancellato le frontiere tra ciò che è umano e ciò che non lo è, rivelando le fondamenta non naturalistiche dell’umanità contemporanea. Serve dunque aggiornare la teoria ai cambiamenti in atto, senza rimpianti per un’umanità ormai perduta e cogliendo le opportunità offerte dalle forme di neoumanesimo che scaturiscono dagli studi di genere, postcoloniali e dai movimenti ambientali.

  • Trasposizioni. Sull’etica nomade, Luca Sossella Editore, Roma 2007.

In questo libro Rosi Braidotti depone decisamente contro l’universalismo morale, offrendo al contempo una strenua difesa dell’etica nomade dalle accuse di relativismo e nichilismo, e fa appello a una nuova forma di responsabilità etica che consideri la “Vita” come il soggetto, e non l’oggetto, della ricerca. Questo tipo di etica è presentata come una fondamentale riconfigurazione del nostro esserci, ed esige più creatività concettuale nella produzione di visioni del mondo capaci di consentirci un comportamento etico in un mondo tecnologicamente e globalmente “mediato”. Il soggetto etico di tipo nomade riesce a superare la difficile tensione tra la molteplicità delle forze politiche da un lato, e il forte impegno per le politiche dell’emancipazione dall’altro.

  • Meta(l)morfosi in Umano, Post-Umano. Potere, sapere, etica nell’eta globale, Editori Riuniti, Roma 2004, pp. 79-115
  • In metamorfosi. Verso una teoria materialistica del divenire (a cura di M. Nadotti), Feltrinelli, Milano 2003.

In metamorfosi è una ricerca di grande originalità, indirizzata a quante/i ritengono che i cambiamenti e le trasformazioni siano l’anima del nostro tempo e una sfida necessaria per il mondo contemporaneo. L’obiettivo di fondo di questo libro è rivendicare il significato politico della specificità sessuale, al di là delle sue definizioni storiche e culturali, e la dimensione corporea della soggettività come presupposto irrinunciabile per un materialismo radicale. Ricollegandosi in modo originale e creativo alle filosofie di Gilles Deleuze e di Luce Irigaray, il libro rivisita e ripropone nozioni chiave quali corporeità, immanenza, differenza sessuale, nomadismo e materialità del soggetto.

  • Baby Boomers: vite parallele dagli anni Cinquanta ai cinquant’anni (Con: Roberta Mazzanti, Serena Sapegno, Annamaria Tagliavini), Giunti, Firenze 2003.

Donne sull’orlo dei cinquant’anni… senza plateali crisi di nervi, né patinate conferme da ”splendide cinquantenni”, quattro amiche ripensano le loro vicende in relazione al mezzo secolo novecentesco in cui sono nate e cresciute. Si osservano, si divertono, si propongono – con passione – di contribuire al racconto di un’epoca ancora in fermento: ne nascono quattro racconti autobiografici, con un sicuro debito verso il ”parlar di sé” dell’autocoscienza e con un senso dell’avventura che li avvicina più alla libertà picaresca che alla solennità dell’epica.

  • Nuovi soggetti nomadi, Luca Sossella Editore, Roma 2002.

Un tentativo unico e ineguagliato di disvelare entro un’unica sequenza di pensiero critico il formidabile rinnovamento delle forme artistiche introdotto dalle avanguardie di primo Novecento, in musica, letteratura e pittura.L’autore traccia una linea sottesa alle diverse esperienze della modernità artistica, indagata nei suoi rapporti con le strutture fondamentali della civilizzazione novecentesca. E in questa chiave modernità significa odio delle tradizioni per ritrovare l’innocenza del primitivo e dell’esotico

  • Identità e nomadismo sostenibile in Identità personale: un dibattito aperto (ed.) Andrea Bottani & Nicla Vassallo, Loffredo Editore, Napoli 2001.

 

  •  Immaginario mediale e stereotipi di genere: itinerari didattici in “Quaderni Irrsae Puglia 43”, Progedit 2000.

 

  • Madri, mostri e macchine, Manifesto Libri, Roma 1996. Con postafazione di Anna Maria Crispino. La seconda edizione è del 2005.

Gli straordinari mutamenti indotti dalle bio-tecnologie stanno radicalmente modificando il discorso e le pratiche della riproduzione e la relazione degli umani con la materia corporea. In un orizzonte che si nutre di un immaginario di catastrofe imminente, si moltiplicano gli interrogativi sull’origine della vita e i poteri della scienza. Occorre dunque ripensare alla relazione antica, complessa e multiforme che c’è tra le madri, i mostri e le macchine, relazione che passa per il corpo ma anche per la sua rappresentazione simbolica. Il corpo gravido e quello mostruoso si mischiano da sempre nell’immaginario maschile come qualcosa di orribile e meraviglioso, affascinante e mortalmente temibile.

  • Soggetto nomade, Donzelli, Rome 1995.

I saggi della più coerente e radicale teorica del femminismo.Una condizione esistenziale mobile e vagante, che si traduce in opzione teorica e stile di pensiero.

  •  Dissonanze, La Tartaruga, Milano 1994.

 

Articoli e varie 

Quattro Tesi sul Femminismo Postumano, in: La Camera Blu: Rivista di Studi di Genere, Vol. 5 No. 12 (2015)

Per Amore di Zoe: Intervista di Massimo Filippi ed Eleonora Adorni, in: Liberazioni: Rivista di Critica Antispecista, Vol. 6, no. 21, June 2015, pp. 9-14

Il Postumano nella Teoria Femminista, in: DWF: Tutta Salute! Resistenze (Trans)Femministe e Queer, no. 3-4, July-December 2014, pp. 72-86

Sul materialismo corporeo contemporaneo, in Psicologia di Comunita, Vol. VI, No. 2, 2010, pp. 87-96;

Le identita culturali europee della contemporaneità, Zurich, November 2, 2006;

Le differenti differenze, intervista in “Una città”, April 2004, nr. 120, p. 22-23;

Cyberfemminismo con una differenza: l’uso delle nuove tecnologie nei sistemi educativi dei Women’s Studies, in Diotima, Torino 1998;

Elenco dei link dove compaiono articoli, testi, interventi dell’autrice (in italiano)

 

Traduzione della conferenza “Punk Women and Riot Grrrls” con Nadya Tolokonnikova e Maria Alyokhina a proposito delle Pussy Riot,  First Supper Symposium in Oslo, 12 Maggio 2014.

 

Oltre la gabbia del soggetto, Intervista di Alessandra Pigliaro nel Manifesto a Rosi Braidotti. 11 Aprile 2014.

 

Filosofe del nostro tempo: intervista a Rosi Braidotti, con Mary Nicotra per “DonneInViaggio: la rivista delle donne”

 

Tra il non-più e il non-ancora: sulla bio/zoe-etica, per il giornale “Golem. L’indispensabile

‘Filosofare a zig-zag: apologia pro opera sua’, in: Per Amore del Mondo,
‘Becoming Ecology’, weergave werkgesprek IAK/IBK, Ghent: September 2003http://www.cargoweb.org/forum/viewforum.php?f=58&sid=63652a4e5547e26f2e84328a375283ee.
Cyberfeminism with a difference’: http://www.let.uu.nl/womens_studies/rosi/cyberfem.htm
‘Is Metal to Flesh like Masculine to Feminine?’:http://www.chairetmetal.com/textes2.htm.
‘Filosofe del nostro tempo: intervista a Rosi Braidotti’. Interview with Mary Nicotra for ‘DonneInViaggio: larivista delle donne’:http://www.donneinviaggio.it.
‘Between the no longer and the not yet: on bios/zoe-ethics’ in Filozofski vestnik, vol. XXIII, n.2, 2002, pp.9-25. Italian Translation : “Tra il non-più e il non-ancora: sulla bio/zoe-etica”, for the online journal “GolemL’indispensabile”:http://www.enel.it/golem.

 

Verso un orizzonte post umano, lezione tenuta il 4 maggio 2010 all’interno del Corso Transdisciplinare di Genere a.a. 2009/2010, organizzato dall’Alma Mater Studiorum ‒ Università di Bologna.

 

Link

Collegamento al sito della pensatrice

Collegamento alla pagina sul sito Academia.edu

Collegamento alla pagina dell’autrice sul sito dell’Università di Utrecht

 

Sarah Posman in conversation with Rosi Braidotti on contemporary feminism and amor fati 

 

Iniziative 

Dal 2008 fino al 2016 ha fatto parte dell’European Consortium for Humanities Institutes and Centres (ECHIC) di cui è stata fondatrice. Direttrice scientifica dal 2005 al 2008 del Marie Curie (Sixth Framework Programme), ha fatto parte del Gender Graduates, nel Framework Programme della Commissione Europea. Dal 1996 al 2006 è stata Direttrice Scientifica del “Thematic Network of Women’s Studies in Europe” (ATHENA) per il programma della Commissione Europea Socrates. Tra le fondatrici della Association of Institutions in Feminist Education (AOIFE), dal 1994 al 2005 è stata direttrice della Summer school in Interdisciplinary and multicultural gender studies in Europe (NOISE). Dal 1988 ad oggi è supervisora dell’Erasmus Network for Women’s Studies (NOISE).

 

Scheda curata da Federica Voci e Nicoletta Stellino

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Federica Voci, classe 1977, laureata in filosofia della religione alla Sapienza (2003), incontra Federica Giardini e con Lei, il pensiero della differenza, frequentando il master “Filosofia e Interculturalità” (2005). Ha partecipato all’organi (...) Maggiori informazioni

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Nicoletta Stellino si è laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi Roma Tre con una tesi sul concetto di autorità e sul rapporto tra potere e politica nel contemporaneo, con particolare attenzione alle questioni affrontate dal pensiero (...) Maggiori informazioni